L’azienda Agricola Conte Collalto occupa un’ampia estensione viticola dell’area del Prosecco superiore DOCG: 150 ettari coltivati a vigneto che hanno dato un contributo alla storia vitivinicola ed enologica di Conegliano.
Un cuore grande
Del distretto del Prosecco Superiore DOCG, l’Azienda Agricola Conte Collalto occupa la tenuta di maggiore estensione: un’area che corre fra colline baciate dal sole, vocato all’eccellenza vitivinicola, che la famiglia ha sempre curato rispettando rigorosi codici di comportamento e di tutela dei vigneti.
Un impegno che si è tradotto anche in una continua valorizzazione delle caratteristiche e potenzialità dei terreni di proprietà, con uno sguardo sperimentale di ampio respiro, a partire dall’introduzione del Wildbacher ad opera del Conte Antonio Rambaldo nel Settecento fino alla fruttuosa collaborazione con il prof. Luigi Manzoni nei primi decenni del Novecento.
Campeggia con i suoi filari ben allineati il vitigno autoctono dei Collalto. Frutto delle innovative sperimentazioni del professor Luigi Manzoni negli anni Trenta del secolo scorso. È il regno dell’incrocio Manzoni.
Magia Manzoni
Negli anni Trenta del secolo scorso, nasce una fruttuosa collaborazione tra la famiglia Collalto e il professor Luigi Manzoni, allora preside del Regio Istituto di Viticoltura ed Enologia di Conegliano, il primo nel suo genere in Italia.
Un incontro che consente al professore di sperimentare negli appezzamenti Collalto più incroci, dando vita a un vigneto autoctono fonte di quattro nobili bottiglie: il Manzoni Bianco, incrocio tra il Riesling Renano e il Pinot Bianco; il Manzoni Rosa, incrocio tra il Trebbiano e il Traminer; il Manzoni Moscato, incrocio tra il Moscato d’Amburgo e il Raboso Piave; il Manzoni Rosso, incrocio tra Cabernet e Glera. Quattro vini importanti che nel tempo hanno saputo incontrare il favore sia di intenditori sia di amateurs d’Italia e di tutto il mondo.
Incrocio Manzoni Bianco 6.0.13
Vitigno ottenuto dall’incrocio per impollinazione tra Riesling Renano e Pinot Bianco
Incrocio Manzoni Rosa 1.50
Vitigno nato dall’incrocio per impollinazione tra Traminer Aromatico e Trebbiano
Incrocio Manzoni Moscato 13.0.25
Vitigno ottenuto dall’incrocio per impollinazione tra Moscato d’Amburgo e Raboso del Piave
Incrocio Manzoni Rosso 2.15
Vitigno realizzato incrociando per impollinazione il Cabernet Sauvignon con la Glera
Nasce in 100 ettari di vigneti con una produzione media di 600.000 bottiglie all’anno. Il Prosecco Superiore Collalto è un prosecco d’elezione. Invia sentori di erbe e fiori, e arrotonda il palato con note di frutta estiva.
Prosecco d'elezione
Dei 150 ettari di vigneti coltivati, ben 100 sono dedicati alla produzione di Prosecco Superiore Collalto; l’azienda, dunque, costituisce una delle più rappresentative realtà vitivinicole private dell’area del Prosecco Superiore, con una qualificata produzione annua di bottiglie.
Il Prosecco Collalto è un Prosecco d’elezione: nasce dai profumi delle colline dorate di Susegana e da un sapiente processo di vinificazione, che donano alle bollicine sentori di erbe e di fiori bianchi e al palato una sensazione di freschezza, ravvivata dal gusto rotondo della frutta estiva. Sursum corda, per affinità elettive!
“Essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’uso del suolo o dell’uso del mare che sia rappresentativo di una cultura (o di culture) o dell’interazione umana con l’ambiente, specialmente quando è diventato vulnerabile all’impatto di cambiamenti irreversibili”. Criterio V
Outstanding Universal Value
Patrimonio UNESCO
Il World Heritage Committee dell’UNESCO, riunito a Baku, in Azerbaijan nel luglio 2019 ha inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO le “Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”.
Il Comitato ha riconosciuto lo straordinario valore universale delle “Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” ed ha evidenziato come la protezione del paesaggio rurale sia garantita in particolare dalle regole di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, che promuove il mantenimento dei vigneti, dei ciglioni e delle altre caratteristiche fondamentali per la conservazione delle tradizioni locali e la tutela della biodiversità e degli ecosistemi associati.